Il post di oggi sarà un piccolo viaggio che parte da molto lontano, dalla Cina, per poi tornare a noi, l'Italia e il nostro modello alimentare mediterraneo.
Questo viaggio serve per capire come si possano applicare concetti della medicina tradizionale cinese al nostro stile di vita alimentare, non solo, concepire che quei modi di pensare lontani da noi sono i punti cardine di un'alimentazione corretta ed equilibrata alla base della prevenzione di molte patologie come il cancro.
L'alimentazione non equilibrata è senza dubbio uno dei promotori del cancro e l'obesità è una concausa primaria per l'incidenza di moltissimi tumori e che la prevenzione di tali malattie avviene proprio a tavola; ma questo non basta, difatti, come sottolinea il prof. Franco Berrino nella rivista Epidemiol Prev, 2010, il problema è che gli scienziati se non hanno solide prove empiriche di evidence
non credono all’evidenza. Lui fa un esempio. Dieci anni fa per la
gente comune era già ben evidente che mangiare il cibo spazzatura (junk food) faceva ingrassare, ma gli scienziati riuniti a Lione nel
febbraio 2001 per la monografia IARC sulla possibilità di prevenire il
cancro riducendo il sovrappeso decisero che questa evidenza non poteva
essere menzionata nel rapporto, né si potevano dare raccomandazioni su
cosa mangiare o non mangiare, perché non esisteva evidence che
la qualità del cibo avesse qualcosa a che fare con l’obesità. Nella stessa
settimana in cui erano riuniti a Lione i massimi esponenti del problema comparve su The Lancet
il primo studio che metteva in relazione l'obesità dei giovani americani con i soft drink. Negli anni successivi numerosi altri studi rivelarono la relazione dell’obesità con i fast food e
la protezione da cibi integrali, per cui oggi gli scienziati possono
serenamente riconoscere che oltre all’evidenza esiste un po’ di evidence
che consente di formulare raccomandazioni per la prevenzione
dell’obesità. Il Fondo mondiale per la ricerca sul
cancro (WCRF), promosse uno studio sistematico di tutti gli studi scientifici in campo alimentare in relazione al cancro e, ad esempio, riconosce che le bevande zuccherate e il cibo
industriale ad alta densità calorica concorrono a determinare
l’epidemia di obesità.
Le conclusioni del WCRF per la prevenzione del cancro, prodotte dopo
un’attenta considerazione delle prove scientifiche formalizzate in
centinaia di studi, sono riassunte nelle 10 raccomandazioni
riportate in tabella 1.
In tabella 2 le raccomandazioni più specificamente alimentari sono
elencate facendo riferimento al principio unico della filosofia taoista,
secondo cui tutti i fenomeni sono descrivibili in termini di yin e di
yang, le energie della terra e del cielo, femminile e maschile, di
espansione e di contrazione, le energie rinfrescante e riscaldante che
devono essere in equilibrio per mantenere una buona salute. Lo yin è
simboleggiato da un triangolo con la punta in basso, lo yang da un
triangolo saldamente appoggiato su una base.
L’ideogramma cinese del Tao
è ispirato alla figura di un viandante con in spalla una canna di bambù
a cui sono appesi due secchi, il secchio dello yin e il secchio dello
yang, fra i quali ci sono infinite risonanze, e che devono essere
equilibrati per consentire al viandante di intraprendere la via, il Tao
(Figura1).
Come afferma sempre il prof. Berrino, anche quello che mangiamo dovrebbe essere equilibrato in termini
di yin e di yang. I cibi animali sono yang, i vegetali yin, il sale e i
cibi salati sono molto yang, mentre i cibi
vegetali industrialmente raffinati sono molto yin. I cibi più
equilibrati sono i cereali in chicco, yang perché piccoli e concentrati
ma al contempo yin perché vegetali. I legumi sono lievemente più yin dei
cereali perché meno concentrati. Piatti naturalmente equilibrati sono
ad esempio la nostra pasta e fagioli, il riso con la soia dell’oriente, il mais con i fagioli neri
del centro-america, o il miglio con le arachidi dell’Africa nera. Con
ben poche eccezioni i popoli di tutto il mondo si sono evoluti verso
un’alimentazione basata su cereali e legumi, il più semplice equilibrio
fra yin e yang. E quando mangiamo un cibo lievemente più yang, ad
esempio il pesce, lo equilibriamo con una patata bollita, piuttosto yin;
una bistecca yang con l’insalata yin o con un bicchier di vino; il
prosciutto, ancora più yang perché carne rossa salata, con il melone o
con un fico, un frutto molto yin; e un Hamburger, già di per sé yang
perché carne rossa e ulteriormente yanghizzato con la cottura alla
piastra, richiede uno yin estremo come la coca-cola. Ma è evidente che
sia più facile equilibrare cibi che si discostano poco dal punto di
equilibrio rispetto a quelli che si discostano tanto.
Di qui le
raccomandazioni riscoperte dal WCRF nella sua
revisione (tabella 2): evitare lo yang estremo, come le carni
conservate, e lo yin estremo, come le bevande zuccherate, limitare lo
yang difficile da equilibrare delle carni rosse e dei cibi ricchi di
sale, e lo yin difficile da equilibrare delle bevande alcoliche e dei
cibi ad alta densità calorica (ricchi di condimenti grassi e di
zucchero), e basare il cibo quotidiano prevalentemente su cibi di
provenienza vegetale non industrialmente trasformati. Gli esperti del
WCRF, dopo aver analizzato sistematicamente l’evidenza scientifica, sono
giunti a raccomandare cereali, legumi e verdure ad ogni pasto, come
già era evidente ai popoli di tutto il mondo dopo aver sperimentato per
millenni il cibo dell’uomo.
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